Ryle, previsione e libero arbitrio · 2008-08-16 by mmzz
Forse un giorno i fisici risolveranno tutti i problemi della fisica: ma non tutte le questioni sono fisiche. Le leggi che i fisici hanno scoperto e che scopriranno possono governare (in un senso metaforico di questo verbo) tutto ciò che accade, ma non lo preordinano. Anzi esse non preordinano nulla di ciò che accade. Le leggi di natura non sono decreti.” p.73
E’ quanto sostengo: anche in un mondo completamente meccanicistico, anche se scienze esatte arrivassero a formulare leggi che descrivano completamente e senza contraddizioni il mondo fisico, questo non intaccherebbe molto la libertà di cui l’uomo gode (o crede di godere). Infatti una cosa è conoscere le cause (efficienti), e i meccanismi causali, una cosa diversa è prevedere: per togliere la “libertà” non basta conoscere i meccanismi causali, occorre, date le leggi e lo stato iniziale di un sistema, essere in grado di prevederne il comportamento. Fuori dai casi semplici, la complessità dei fenomeni (ad esempio quelli metereologici soggetti a processi caotici) li rendono difficilmente prevedibili, anche se noti.
Anche se determinato, resto libero finchè qualcuno non simula e descrive in anticipo, istante per istante, lo stato del il mio orizzonte di universo e me stesso in esso. Per sistemi complessi questo potrebbe richiedere tempi e risorse impossibili o paradossali (ad esempio per simulare un universo, è richiesto un altro universo).
Ryle però non segue questa strada. Preferisce sostenere la limitatezza del campo di applicazione delle scienze: La scoperta delle leggi fisiche non può escludere dal mondo la vita, la sensibilità, la finalità e l’intelligenza, così come le regole della grammatica non escludono dallo scrivere lo stile o la logica p.75 Non ritengo questa strategia molto efficace. In primo luogo si corre il rischio di cadere nello stesso errore che Ryle cerca di combattere: contrapporre vita e substrato fisico-biologico della vita, o grammatica e scrittura è un pò come contrapporre mente e corpo. Lo stile può esistere senza la grammatica o la vita senza i processi chimico-fisici alla base di quelli biologici? In secondo luogo questo tipo di “difesa della libertà” è, per così dire, casa per casa: le scienze fisico-meccaniche hanno oggi lasciato il posto a quelle biofisiche, e la “riduzione” delle terre incognite (quelle in cui per Ryle vige ancora la libertà) procede speditamente.
Tuttavia è vero che pur essendo tutto governato da leggi, non tutto è preordinato, ovvero prevedibile nel suo manifestarsi e svolgersi. Questo non perchè vi siano ambiti che sfuggono alle leggi, ma perchè queste appunto decretano che la previdibilità del mondo è limitata.