Revolution permanente et ascension salariee · 2006-11-01 by mmzz
Debord definisce paradisi permanenti, che collocano fuori dal tempo, sia la rivoluzione permanente sia l’ascensione a uno stadio superiore di carriera, in attesa che si manifesti la (beata) speranza di vedersi avverato quanto promessoci dalla societa’ dello spettacolo. Questo colloca chi spera in una vita sospesa fuori dal tempo in costante attesa.
Ceux qui n’ont pas encore commence a vivre mais se reservent pour une meilleure epoque, et qui ont donc une si grande peur de vieillir [et] n’attendent rien de moins q’un paradis pemenent, l’un le place dans une revolution permanente et l’autre, c’est par fois le meme, dans un stade superieur d’ascension salariee. En somme ils attendent que ce soit devenu accessible ce qu’ils ont contemple’ dans l’imagerie inversee du spectacle. Une unite’ heureuse eternellement presente.
Quello di rendere un fatto eternamente presente e’ (Jung [i simboli della trasformazione?]) un ruolo sacro attribuito al rito e ai suoi ufficianti, coloro che costruiscono il ponte tra il mondo e il suo doppio eterno. In questo caso l’eterno si colloca nella speranza non di un mondo ultraterreno, ma terreno benche’ collocato in un futuro perennemente irraggiungibile, prolungato indefinitamente nel tempo. Paradiso fisico, non soprannaturale e nemmeno artificiale, ma altrettanto irraggiungibile.
Prosegue Debord, a delineare cio’ che accade a voler rimanere nel tempo, e a vedersi quindi attribuire, per volr rimanere fuori dal rito, il ruolo di fantasma e principe delle tenebre.
Mais ceux qui on choisi de frapper avec le temps savent que leur arme est egalement leur maitre, et qu’ils ne peuvent s’en plaindre. Il est aussi le maitre de ceux qui n’ont pas d’arme et maitre plus dur. Quand on ne veut pas se ranger dans une clarete trompeuse du monde a l’envers on passe en tout cas parmis les ses croyants pour une legende controversee, un invisile et malveillant phantome, un pervers prince des tenebres. Beau title apres tout, le systeme des lumieres presentes n’en decerne pas de si onorables