Il tempo e/e' la sua percezione · 2006-08-18 by mmzz
Da uno scambio di mail con roto.
Questa macchina del tempo mi ha fatto venire in mente qualcosa di intrigante.
Quello che dicono Prigogine e la Stengers, se non ricordo male e se ho capito quello che dicono, e’ che il tempo irreversibile e’ una faccenda che riguarda la biologia, e guardando quel video l’argomento sembra meno una speculazione.
L’impressione e’ che il tempo sia come e’ perche’ e’ percepito in quel modo. Il tempo e’ il tempo, e fluisce da futuro a passato, perche’ lo percepiamo cosi’. Possiamo percepirlo diversamente (il video) anche senza l’artificio di un film alla rovescia, ma sfruttando
la ripetizione di eventi e la loro percezione cumulata con un lieve `decalage`.
Piu’ eventi nel tempo forward collassano in un evento nel tempo backwards.
Si dira’ vabbe’, dai! e’ uno sporco trucco stroboscopico, sono capaci tutti. Vero, ma suggerisce che il tempo “senza imbrogli”,
quello vero, potrebbe nascere semplicemente da un simile imbroglio, come uno stroboscopio che non vediamo o che non possiamo vedere.
Suggerisce anche che tutta la percezione del tempo possa dipendere da una qualche forma di scansione (quantizzazione) di una dimensione spaziale, per cui una somma di eventi in uno spazio senza una direzione temporale particolare, ma “illuminati” dalla scansione e cumulati assieme con un certo decalage, danno il tempo come lo conosciamo. Una diversa scansione puo’ dare un tempo diverso: forward o backward.
Un secondo suggerimento nasce dal fatto che il ripetersi identico degli eventi li fa collassare in un unico evento indifferente al flusso del tempo. Nessuna delle gocce puo’ fare qualcosa di diverso da quello che fa, ma le fluttuazioni impercettibili nel comportamento individuale le rende responsabili della percezione di sfocatezza degli eventi piu’ turbolenti e quindi aleatori, quali la caduta nella vaschetta o l’interazione col cacciavite.
Tuttavia anche questa sfocatura non rende meno prevedibile il fenomeno nel suo insieme.