Altra ipotesi sulla privacy · 2008-05-15 by mmzz
Si parla di privacy e invisibilità. A fronte di una tecnologia invisibile che rende visibile l’invisibile occorre che l’individuo posa dotarsi di una invisibilità per rispondervi.Non riesco a farmi trascinare dalla cosa. Nemmeno mi convince troppo la vergogna, per cui non mi vergogno davanti al mio gatto ma davanti al vicino o alo sconosciuto.
Il vero problema dell’intrusività delle tecnologie è che ci rende prevedibili. E in quanto tale erodono la libertà. Se sono determinato ma imprevedibile è come se fossi comandato. Se sono deteminato ma nessuno —in pratica— può sapere cosa farò è come se fossi libero. E probabilmente è esattamente ciò che accade: perciò siamo liberi ance se determinati: la complessità del modello richiesto per la nostra previsione è tale da sovrapporsi con l’imprevedibilità del mondo. Ma chiunque vede ciò che faccio istante per istante è come se sapesse in anticipo cosa sto facendo.O anche se conosce gli atti che voglio sottrarre alla prevedibilità altrui (nessuno può immaginare ciò che faccio) è come se li conoscesse prima che li compia. E’ l’atto privato che voglio sottrarre alla previsione della sfera pubblica, ciò che voglio evitare è di essere reso provisto e prevedibile. oggetto di determinazione.