guerra delle persone giuridiche alle persone fisiche · 2006-05-25 by mmzz
in un seminario sul Digital Divide, un relatore, Alessandro Di Paolo, U,di Pd, auspicava un uso intelligente dell’impresa come via per aprire alla democrazia gli stati dominati dai governi che vedono la diffusione della conoscenza come un ostacolo al loro predominio politico.
Vorrei che fosse vero, e lo avevo auspicato in un precedente post, l’opportunita’ di fare business richiede la pace. Se non bastassero i fatti a smentire, esprimo l’impressione che alle imprese manchi la visione strategica, la capacita’ di previsione, in una parola l’auspicata intelligenza, per vedere la pace come una delle tanta “enabling conditions” che le rendono in grado di fare proficui affari. Cosa che invece sono capacissime di fare le imprese la cui “enabling condition” e’ la guerra e la distruzione.
Inoltre molte delle imprese coinvolte ICT e non solo si scagliano miopemente contro il singolo assicurandosi che non possa cambiare le regole del gioco. Nel riflettere sulle cause di digital divide risulta evidente che mentre una volta prevalevano quelle accidentali, quali isolamento e disabilita’, ora sono quelle intenzionali a dominare la scena: DRM, Internet non neutrale, censura, abuso del controllo.
Questo, aggiunto ai brevetti software, al rifiuto di rivedere i mezzi di redistribuzione dei profitti derivati dalla creativita’, viene a comporre lo scenario di una controrivoluzione digitale in cui gli attori della restaurazione “aristocratica” sono le imprese con luiuto dei governi e di enti sovranazionali, persone giuridiche, mentre il terzo stato sono le persone fisiche,
qui il mio interveto come discussant.
Questo libro mi pare in tema…