encoding-decoding · 2009-07-22 by mmzz
Il processo semiotico essendo necessariamente legato alla comunicazione, è profondamente coinvolto nel processo di codifica/decodifica. Infatti la comunicazione non solo consente al segno di migrare, ma rappresenta la profonda ragion d’essere del segno, il quale esiste in quanto esistono una pluralità di soggetti per i quali un significante deve tradursi in significato. In ultima istanza, nella comunicazione il significato risiede nel codice (e non il senso, che eventualmente deriverà dall’uso che del segno farà il destinatario), e il significante sopravvive nel segnale trasmesso.
In modo più formale:
Premessa:
- Un segno è composto da un significato e un significante (s.to | s.te).
- Il s.te, anche se alla fine di una lunga catena di codifiche innestate, è sempre materiale, così come lo sono i sistemi che li ospitano e comunicano tra loro.
- Il s.to, invece, è sempre immateriale. Ogni s.to, per esistere, deve essere sempre legato ad un s.te.
- Non indaghiamo né ci interroghiamo sulla natura, funzione, proprietà del s.to. Non ci interessa ad esempio sapere se il s.to abbia un senso in ciascun sistema, e nemmeno quale sia la forma materiale del s.te che internamente ai sistemi comunicanti è associato al s.to: è un s.te privato del quale rispettiamo la privacy.
- La comunicazione è il trasferimento di uno o più segni da un Mittente (M) a un Destinatario (D).
- La comunicazione avviene grazie a un supporto materiale, presente nell’ambiente comune a S e D, a cui hanno accesso entrambi. Può essere persistente nel tempo, adatto per la comunicazione asincrona (ed avere le caratteristiche di un supporto in senso proprio) oppure essere volatile e prestarsi alla comunicazione sincrona (in tal caso si usa il termine canale). Il supporto può degradare il segnale per effetto del rumore.
- Un codice è una collezione di segni C(s.to | s.te) condiviso tra uno o più M e D. Si divide in:
- Codice S.to-Materia (CM): a un dato st.o corrisponde un st.e materiale, una determinata presenza o assenza elementare di materia o energia nel canale. La forma del segno presente nel CM è (s.to | materia).
- Codice St.o-Struttura (CS): a un dato s.to corrisponde un s.te strutturale costituito da un ordine sincronico di materia o energia nel canale, per meglio dire una sequenza ordinata di s.te materiale. La forma del segno presente nel CS è (s.to | struttura della materia). Sinonimo di formato o forma.
- Codice S.to-Protocollo (CP): a un dato s.to corrisponde un s.te protocollo, ovvero una sequenza di azioni sul canale da parte di M e D che comportano l’immissione di s.te materiale e strutturale, incluse quelle che comportano la creazione, mantenimento e interruzione del canale stesso. La forma del segno presente nel CP è (s.to | azione).
L’insieme dei significanti compresi nei codici (CM) (CS) e (CP) costituisce l’insieme di segnali che M e D usano per comunicare.
Il procedimento di comunicazione il cui esito è il trasferimento di un s.to da M a D comporta l’attivazione di tre funzioni:
- La creazione, configurazione ed eventuale cancellazione di un canale o un supporto nell’ambiente condiviso.
- La condivisione dei codici.
- direttamente tramite canale ad-hoc e una comunicazione da M a D (o viceversa)
- attraverso l’accesso a un supporto persistente presente nell’ambiente.
- La codifica e decodifica del messaggio
- la Codifica è una funzione di M che trasforma un segno privato di M e ne genera uno pubblico, secondo un dato codice condiviso con uno (o più) D.
Codifica (s.to privato | s.te privato) = (s.to condiviso | segnale) - la Decodifica è la funzione inversa:
Decodifica (s.to condiviso | segnale) = (s.to privato | s.te privato)
- la Codifica è una funzione di M che trasforma un segno privato di M e ne genera uno pubblico, secondo un dato codice condiviso con uno (o più) D.
Dopo la codifica e prima della decodifica (nel corso della comunicazione) la parte materiale del messaggio, ovvero il segnale s.te, risiede sul supporto mentre il s.to è associato al s.to del codice.
Ne consegue che una comunicazione sarà efficace quando (1) sia possibile inviare un segnale materiale senza che il rumore presente sul supporto possa danneggiarlo al punto che anche gli accorgimenti messi in atto a livello di codice (ridondanza, ecc.) ma anche se (2) i codici sono effettivamente efficaci nel tradurre i significati, se rimangono inalterati, se non vengono manipolati o non si deteriorano nel corso della comunicazione (specie nel caso di comunicazioni asincrone a distanza di molto tempo).
identity providers L'artefice di nomi, l'artefice di cose e l'amnesia della genesi.