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contàgio - pensieri dalla zona di interdizione · 2020-02-24 by mmzz

Dal latino contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]”.
In un sistema il contagio rappresenta l’introduzione di codici alieni, dagli effetti ignoti.
Il codice interno al sistema descrive le possibili relazioni tra i suoi componenti e con l’esterno: in una parola la sua organizzazione. Seleziona le forme possibili ed esclude le forme non lecite. Stabilisce quale sia l’ordine ammesso e quale sia quello non ammesso.
Nel sistema della cellula, il DNA custodito nel nucleo e l’RNA rappresentano tale ordine ed assieme al codice epigenetico, descrivono, prescrivono e predicono il comportamento della cellula stessa: la sua risposta a fattori esterni, il suo funzionamento. Un contagio, come quello di un virus, introduce un codice nuovo, quindi comportamenti ignoti che propagati a tutto l’organismo possono anche ucciderlo. Quello che viene veicolato dal virus non è solo un messaggio, è un codice, cioè un messaggio che è in grado di alterare il comportamento del sistema che lo riceve. Entra come se fosse un messaggio qualsiasi, ma è capace di provocare profondi mutamenti nell’identità della cellula.

Anche nei sistemi sociali gli individui si scambiano codici attraverso comportamenti, segnali e messaggi, e sono quindi possibili dei contagi. Ogni comportamento nuovo può innescare emulazioni, ogni messaggio nuovo può essere replicato ed influenzare altri individui inducendo comportamenti analoghi.
Un film o un libro che ci induce ad identificarci con un personaggio i cui comportamenti sono innovativi (che siano censurati o meno dalla società), può trasmettere un codice, oltre al semplice messaggio. Dopo aver ricevuto il messagio, questo può indurci a comportarci come il personaggio, o a considerare ammissibile un comportamento che prima non avremmo ammesso.

Contagi massivi sono eventi critici (nel senso di crisi, frontiera tra un prima e un dopo) che possono far cambiare comportamenti a milioni di persone, a intere società. Le guerre mondiali, per esempio, vengono indicate dagli storici come eventi che hanno cambiato profondamente la posizione della donna nel sistema delle società occidentali. Il ruolo paritario svolto nello sforzo bellico e di resistenza ha rappresentato un codice innovativo, una frattura rispetto ai codici patriarcali precedenti, già attaccati e indeboliti culturalmente.

Quale contagio stiamo vivendo in questi giorni? Accanto a quello del virus vediamo quello dei comportamenti.
Codici espliciti e manifesti, come quelli delle leggi che prescrivono e vietano comportamenti e minacciano sanzioni, e codici di comportamenti impliciti, taciti, dei quali vediamo appena il manifestarsi.
Viviamo in una società che già si interroga sul senso di una estrema mobilità per lavoro e turismo, ma che non trova il coraggio di cambiare: mancano i codici alternativi. Ma nella crisi passiamo da un momento in cui tutti possono viaggiare ovunque a un momento in cui spostarsi è addirittura probibito. Passiamo da un mondo che ha appaltato alla Cina tutta la produzione (e l’inquinamento) a un mondo che si trova senza merci.
Questo virus introduce comportamenti critici, nel senso che criticano, e introducono una cesura, verso il passato. Forse, una volta superato il virus, torneremo indietro, ma forse no.

Ma c’è un altro codice che è cambiato improvvisamente: grazie alla improvvisa impennata della paura ben alimentata dai media, accettiamo inaudite limitazioni alla libertà personale. Accettiamo cordoni sanitari e scenari da film autoritari degli anni ’70 (ricordate Cassandra Crossing?). Anche questo introduce comportamenti. Sia comportamenti di sottomissione da parte della cittadinanza impaurita, sia comportamenti autoritari da parte politica. Ma passata l’emergenza sanitaria i cui i rischi sono in buona parte ignoti, sapranno i politici prendere decisioni altrettanto forti per proteggere i nostri territori dal rischio ben più concreto e tangibile dell’emergenza climatica?

Assieme al DNA del virus, nuovi codici sociali vengono introdotti ed in parte anche accettati. Questi codici descrivono, prescrivono e predicono il futuro comportamento dei cittadini e della politica nei confronti delle emergenze.
Nell’emergenza sanitaria lottiamo anche a costo di provvedimenti pesanti nei confronti dei cittadini, provvedimenti “che mai avremmo voluto prendere”. Bene, prendiamo atto, ma non dimenticheremo che sono stati presi, sapremo che possono essere presi. Di fronte all’emergenza climatica prossima ventura e alla disuguaglianza sociale rampante, superato il virus pretenderemo che vengano presi provvedimenti altrettanto forti.
Anche i vostri comportamenti saranno contagiosi.

Aggiornamenti: Sono apparsi un paio di articoli che vanno nella stessa direzione di quanto scritto sopra.